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Si presenta qui il materiale della rete che ci appare di un certo interesse, insieme ad una collezione – la meno privata possibile – di sapienza letteraria, ordinata per temi.

Fede

«In un regno di pagani viene un gruppo di cristiani, piccolo e debole, privo di ogni cosa. Gli stranieri chiedono agli indigeni, da uomini a uomini, come si deve, gli aiuti per sopravvivere. Vengono loro concesse le cose necessarie, vengono assegnate delle sedi, i pagani e i cristiani diventano un popolo solo. La religione cristiana mette radici, si diffonde, ma non è ancora la più forte. Si coltivano ancora la pace, l’amicizia, la fiducia e si rispetta la giustizia. Ma alla fine i cristiani diventano più forti, perché vien fatto magistrato uno dei loro. Allora finalmente è tempo di rompere i patti, di violare i diritti, per cacciare l’idolatria, e questi buoni pagani, così scrupolosamente rispettosi del diritto, se non vogliono abbandonare i loro antichi riti e adottare quelli nuovi ed estranei, debbono vedersi privati della vita, dei beni e delle terre avite, anche se non peccano contro i buoni costumi e contro la legge civile. Dopo di che risulta apertamente a che cosa conduce il fanatismo per la Chiesa, quando è unito con il desiderio di predominio, e si dimostra con evidenza con quanta facilità la religione e la salvezza dell’anima servano da pretesto per l’ambizione e per le ruberie».
Locke, Lettera sulla tolleranza [1687].

«Deve formarsi nell’intimo di ogni bimbo una fede in qualcosa; non solo in qualcosa che sia buono, ma in qualcosa su cui si possa contare e che resista, o che, se offeso o lasciato perire, risorga».
Winnicott, La famiglia e lo sviluppo dell’individuo.

«Per soffrire veramente per una donna bisogna aver creduto pienamente in lei».
Proust, All’ombra delle fanciulle in fiore.

«La religione contiene un’infinita malinconia. Se dobbiamo amare Dio egli dev’essere bisognoso d’aiuto».
Novalis, Frammento 995.

«Le statue delle dee venivano mostrate in una luce sfolgorante ed in questa festa delle ricordanze il credente intuiva le loro sofferenze, la loro felicità, i loro benefici, la loro presenza invisibile. Le promesse di felicità futura parevano fatte dalle dee stesse.»
Rohde, Psiche.

«Tutte le religioni sono, nel loro ultimo fondo, sistemi di crudeltà».
Nietzsche, Genealogia della morale.