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Sogno

«I nostri sogni valgono più dei nostri ragionamenti».
Montaigne, Saggi.

«Sotto la volta dei neri viali incedo solo tra lo scintillare della rugiada, come l’Avo sotto le grotte dello sfolgorante obitorio. Evito anch’io, d’istinto, non so perché, il nefasto chiaror lunare e la malefica vicinanza degli uomini. Sì, le evito quando cammino così in compagnia dei miei sogni; perché sento, «allora», di recare dentro di me il riflesso delle sterili ricchezze d’una lunga serie di re caduti in oblìo».
Villiers, Ricordi sotterranei.

«Il ricordo d’una certa immagine non è che il rimpianto di un certo minuto; e le case, le strade, i viali, sono fuggitivi, ahimè, come gli anni».
Proust, La strada di Swann.

«Non ci sono ragioni per cui, fuori di noi, un luogo reale possegga gli scenari della memoria piuttosto di quelli del sogno».
Proust, Sodoma e Gomorra.

«Se ciascun sogno è un passo dentro il mondo infero, allora ricordare un sogno è ricordarsi della morte e spalanca un abisso spaventoso sotto i nostri piedi».
Hillman, Il sogno e il mondo infero.

«Buona parte della vita comune si svolge nello stato di sogno. Pochi sanno dove ha inizio il regno dei sogni, conoscono dov’è il confine e stanno davvero attenti a non varcarlo, anzi pochissimi: giusto coloro che hanno un’istruzione e un istinto metafisici. Scarsi nomi è dato di elencare di uomini adeguatamente preparati: metafisico è un pugno di esseri illuminati entro uno stuolo immenso di ignari. I più vivono nel sogno e non sanno nemmeno quante volte e a qual punto ogni giorno varchino il confine che scinde la realtà dai sogni».
Zolla, Discesa all’Ade e resurrezione.